L'incoronazione del monarca francese o, più propriamente, la consacrazione del re di Francia (in francese: sacre du roi de France) era la cerimonia nella quale il monarca del Regno di Francia veniva formalmente consacrato, incoronato e investito delle regalie. La cerimonia si svolgeva nella cattedrale di Nostra Signora di Reims ed era presieduta dall'arcivescovo di Reims con la partecipazione di tutti i maggiori membri della parìa di Francia.
La cerimonia ebbe origine già in epoca carolingia e fu ereditata, tramite il Regno dei Franchi Occidentali, dai re di Francia. Nonostante la grande importanza che si attribuiva a questa cerimonia, il nuovo sovrano francese non aveva tecnicamente bisogno di essere investito per ascendere al trono, poiché guadagnava automaticamente il titolo di re alla morte del proprio predecessore. Questo evento veniva simbolicamente riconosciuto nel momento in cui il feretro del precedente re veniva calato nella cripta della basilica di Saint-Denis, quando il duca d'Uzès, primo pari di Francia, proclamava «Le roi est mort, vive le roi!».[1]
La parte più importante della cerimonia non era tuttavia l'atto di incoronazione, ma la consacrazione tramite unzione del corpo del re (nota in francese come sacre). Quest'ultimo dettaglio differenziava la cerimonia di incoronazione dei re di Francia dalle analoghe cerimonie degli altri monarchi europei, nelle quali l'apposizione della corona sulla testa del sovrano era il momento culminante.
Il primo sacre di un re in Francia fu quello di Pipino il Breve, che sfruttò questo privilegio concessogli dalla Chiesa cattolica, sua alleata, per legittimare la propria ascesa al trono. Fu consacrato una prima volta nel marzo del 752 da un'assemblea di vescovi franchi riunitasi a Soissons e presieduta dall'arcivescovo di Magonza, Bonifacio, e una seconda volta il 28 gennaio 754 a Saint-Denis da papa Stefano II, che nell'occasione unse anche i suoi due figli Carlo e Carlomanno e benedisse sua moglie Bertrada di Laon.
I dettagli della cerimonia possono essere ricostruiti con precisione grazie agli Ordines ad consecrandum et coronandum regem, una collezioni di manoscritti liturgici redatti nella loro versione definitiva a Reims negli ultimi anni di regno di Luigi IX il Santo.
Le regalie dell'incoronazione, come il trono e lo scettro di Dagoberto I o la corona e la spada di Carlo Magno, erano custodite presso la basilica di Saint-Denis, mentre gli oggetti liturgici, come la santa Ampolla e il Calice di San Remigio, erano custoditi a Reims. Oggi solo alcuni di questi oggetti sopravvivono e sono conservati in vari musei parigini, tra cui il Louvre.